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  • Istituto di Scienze delle Piante

Coltivare il futuro: l’agroecologia aiuta a combattere il cambiamento climatico. Lo dimostra uno studio congiunto della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e ISARA-Lione

Data pubblicazione: 17.10.2025
agroecologia e cambiamento climatico
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Lo studio, pubblicato sulla rivista Agronomy for Sustainable Development, ha revisionato oltre 16.000 pubblicazioni scientifiche per valutare gli effetti di strategie agroecologiche multiple rispetto alle pratiche agricole convenzionali. “L’adozione combinata di pratiche agroecologiche può ridurre in modo significativo l’impatto dei cambiamenti climatici” dichiara il prof Paolo Barberi


Le pratiche agroecologiche sono preziose alleate per mitigare il cambiamento climatico. È quanto emerge da uno studio coordinato dall’Istituto di Scienze delle Piante della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e pubblicato sulla rivista Agronomy for Sustainable Development. Lo studio, frutto di una collaborazione del Gurppo di Agroecologia della Scuola Superiore Sant’Anna con il Centro per l'agroecologia vivente e i sistemi alimentari dell’ISARA di Lione, ha preso in esame oltre 16.000 pubblicazioni scientifiche per valutare gli effetti dell’applicazione combinata di due o più pratiche agroecologiche rispetto alle controparti in agricoltura convenzionale. Da questo imponente lavoro di revisione risulta che le pratiche agricole agroecologiche contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici, in particolare alla riduzione delle emissioni di gas serra (anidride carbonica, protossido di azoto e metano) e all’aumento del sequestro di carbonio.

“Questo lavoro evidenzia che l’adozione combinata di pratiche agroecologiche può ridurre in modo significativo l’impatto dei cambiamenti climatici” commenta Paolo Barberi, professore ordinario di Agronomia e Coltivazioni erbacee presso l’Istituto di Scienze delle Piante della Scuola Superiore Sant’Anna e coordinatore dello studio.


Valorizzare la sostenibilità e la biodiversità

L’agroecologia è una scienza che applica i principi dell'ecologia ai sistemi agroalimentari, per creare agroecosistemi e filiere più sostenibili, resilienti ed equi. Lo studio congiunto di Isara e della Scuola Superiore Sant’Anna ha analizzato alcune delle principali pratiche agricole come la riduzione della lavorazione del terreno, l’uso di colture di copertura, la gestione dei residui colturali, la fertilizzazione del terreno e la rotazione delle colture.

I risultati hanno evidenziato che le pratiche agroecologiche hanno un impatto minore sui cambiamenti climatici e producono risultati più positivi rispetto ai metodi convenzionali. In particolare, il dato scientificamente più rilevante è stato il maggiore sequestro di carbonio.


Le prospettive

I risultati ottenuti rappresentano una prima evidenza dell’impatto dell’agroecologia sui cambiamenti climatici. 

Sarà importante approfondire le analisi, includendo informazioni sulle colture precedenti e sugli avvicendamenti colturali, e valutare meglio la portata degli effetti positivi e negativi, in particolare quelli legati all’uso di fertilizzanti organici e alle emissioni di metano” conclude il prof Barberi.